il cotogno

In dialetto: “Lu Co’gna”

Cydonia oblonga Mill.
Rosaceae

Il cotogno (Cydonia oblonga) è un antico albero da frutto, conosciuto e coltivato da oltre 2000 anni.

📍 Origine: sembra provenire dall’isola di Creta e il suo nome scientifico potrebbe derivare dall’antico toponimo Cydonia, una città dell’isola.

🌳 Albero di piccole dimensioni: raggiunge un’altezza di 3-5 metri, con chioma espansa e irregolare.
🍃 Foglie caduche: ovali, di colore verde scuro sulla pagina superiore e tomentose (coperte di una sottile peluria biancastra) su quella inferiore.
🌸 Fiori ermafroditi: solitari, di colore bianco o rosa pallido, sbocciano in tarda primavera.
🍏 Frutto (pomo): grande, giallo-dorato, profumato e dalla polpa dura e astringente, non adatta al consumo fresco.
🌱 Radici superficiali: poco profonde ma ben sviluppate, che permettono una buona resistenza alla siccità.
🍂 Crescita e longevità: è una pianta longeva, che può vivere oltre 50 anni in condizioni favorevoli

📜 CITAZIONI STORICHE

🌿 Simbolo di fertilità: gli antichi Greci lo chiamavano “mela d’oro” e lo consideravano un augurio di prosperità e fecondità.
👰 Rito nuziale: veniva donato alle spose nella prima notte di nozze.
🏺 Mito delle Esperidi: alcuni ritengono che il pomo aureo custodito nel giardino delle Esperidi, protagonista delle fatiche di Ercole, fosse proprio una mela cotogna.

✒️ Costanzo Felici da Piobbico (1572) elogia il cotogno nel suo trattato di botanica:
📖 “E’ tanto apprezzata nelli cibi per il suo buono odore e sapore e virtù, che essi si magnano crude e cotte nel fuoco, nell’acqua, nel vino, nel mosto, nella sapa, nel miele e zuccaro, che con esse se ne fanno cotognate, gieli e poi sapori delicatissimi. Entra la cotogna negli arrosti, in minestre, e molti altri modi se ne serve la gola.”

📖 Virgilio, nelle Georgiche (Libro II, vv. 87-88, 29 a.C.), celebra il cotogno:

“Nec setius teneris iactatur Cydonia pomis
Auratæque mala.”

📜 Traduzione:

“E nondimeno si coltivano i cotogni dai teneri frutti
E le mele dorate.”

🔹 Virgilio descrive il cotogno come un albero da frutto prezioso, apprezzato per il suo profumo e utilizzo in cucina e medicina.
🔹 L’espressione “mele dorate” (auratae mala) ne richiama sia il colore, sia il valore simbolico, associato all’abbondanza e alla prosperità.

 

cotogna sigi

🏛️ Simbolo di amore e fertilità

Il cotogno era dedicato alla dea Afrodite (Venere) ed era donato agli sposi come augurio di felicità e abbondanza.

🍏 Nella cultura contadina marchigiana

la mela cotogna era usata per profumare la biancheria nelle casse del corredo o per diffondere un aroma piacevole sopra il camino.

🏡 IL COTOGNO OGGI

⚠️ Oggi è considerato un frutto minore o frutto antico, meno diffuso commercialmente rispetto alle mele dolci.
🥄 Tuttavia, il suo sapore particolare è perfetto per la preparazione di:
✔️ Confetture
✔️ Cotognata (“Le caramelle delli contadì”)
✔️ Sciroppi e conserve

🌱 Coltivazione
La coltivazione del cotogno è simile a quella del melo, ed è ideale per un frutteto biologico grazie alla sua resistenza naturale.

cotogna sigi

🍯 Antiche ricette marchigiane


📜 Una delle preparazioni più antiche è la confettura di cotogna e sapa, già citata in epoca romana.
🏅 Un prodotto PAT delle Marche è la confettura di cotogna e radici di cicoria, un fine pasto sorprendente e ricercato.


 

💛 Il cotogno è un frutto ricco di storia e tradizione, un ponte tra l’antichità e la cultura contadina che merita di essere riscoperto e valorizzato. 🍏✨

 

 

Questi contenuti sono stati scritti e ricercati dai proprietari dell’Azienda Agricola SiGi in collaborazione con gli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario di Macerata.

Se vuoi dare il tuo contributo ad ampliare le descrizioni di queste varietà scrivi a info@agricolasigi.it

L‘e-museo dei frutti antichi è stato aperto grazie ad un progetto di Agricoltura Sociale della Regione Marche che ha permesso a 5 ragazzi con disabilità cognitive tra i 20 e i 25 anni di partecipare al lavoro in azienda agricola selezionati da psicologi e assistenti sociali Anffas, accompagnati dall’educatore professionale Il Faro, supervisionati dai ricercatori UniMc e con comunicazione e diffusione gestita da Coldiretti Marche.

Un progetto unico ed impegnativo che ci ha portati alla creazione di un museo reale e virtuale dei frutti antichi nel giardino di SiGi, un grande onore ma anche un grande impegno che vogliamo portare avanti con l’aiuto di tutti: scegliendo i nostri prodotti sicuramente contribuirai al mantenimento di questi progetti, oppure puoi farlo direttamente qui:

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