IL PERO VOLPINO
In dialetto “Lu peru”
Pyrus communis L.
Rosaceae
🌳 UN ALBERO ANTICO E TENACE
- Il pero volpino è una varietà antichissima, coltivata da secoli in Italia, soprattutto in Romagna, Toscana, Marche e Umbria.
- È un albero resistente e rustico, che cresce anche in terreni poveri e sassosi, senza bisogno di particolari cure.
- Viene spesso usato come portainnesto per altri peri, perché ha radici molto forti.

🍐 LE PERE VOLPINE: PICCOLE MA TENACI!
- Sono molto piccole, tondeggianti e dure, con una buccia spessa e rugosa, di colore giallo-ruggine o marroncino.
- Il sapore è astringente e tannico quando sono crude, tanto che da fresche sono quasi immangiabili! 😅
- Una volta cotte, però, diventano dolci, morbide e aromatiche, perfette per preparazioni tradizionali.
🔥 COME SI MANGIANO?
Le pere volpine sono perfette da cuocere e usate in ricette contadine da secoli:
- Cotte nel vino rosso o mosto con cannella e zucchero, una vera delizia autunnale! 🍷
- Al forno con miele e spezie, ottime come dolce rustico.
- In confetture e composte, spesso abbinate a mele o castagne.
- Essiccate, in passato si conservavano per l’inverno e si mangiavano come snack.

📜 STORIA E TRADIZIONE
- Il nome volpino potrebbe derivare dal fatto che il colore e la forma ricordano la testa di una volpe. 🦊
- Un tempo le pere volpine venivano usate come cibo per i maiali, perché ricche di zuccheri e molto nutrienti.
- Nelle campagne, in autunno, era tradizione cuocerle nei camini dentro le braci, diffondendo un profumo irresistibile nelle case.

🐝 AMICHE DELLA BIODIVERSITÀ
- Il pero volpino è importante per la biodiversità, perché è una varietà antica e quasi scomparsa.
- I suoi fiori attirano le api e i frutti maturi sono amati da uccelli e animali selvatici.
Questi contenuti sono stati scritti e ricercati dai proprietari dell’Azienda Agricola SiGi in collaborazione con gli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario di Macerata.
Se vuoi dare il tuo contributo ad ampliare le descrizioni di queste varietà scrivi a info@agricolasigi.it
L‘e-museo dei frutti antichi è stato aperto grazie ad un progetto di Agricoltura Sociale della Regione Marche che ha permesso a 5 ragazzi con disabilità cognitive tra i 20 e i 25 anni di partecipare al lavoro in azienda agricola selezionati da psicologi e assistenti sociali Anffas, accompagnati dall’educatore professionale Il Faro, supervisionati dai ricercatori UniMc e con comunicazione e diffusione gestita da Coldiretti Marche.
Un progetto unico ed impegnativo che ci ha portati alla creazione di un museo reale e virtuale dei frutti antichi nel giardino di SiGi, un grande onore ma anche un grande impegno che vogliamo portare avanti con l’aiuto di tutti: scegliendo i nostri prodotti sicuramente contribuirai al mantenimento di questi progetti, oppure puoi farlo direttamente qui: