IL NESPOLO GIAPPONESE

In dialetto “Nespolo di Maggio”

Eriobotrya japonica (Thunb.) Lindl.
Rosaceae

 

🌳 UN ALBERO DAL FASCINO ORIENTALE

  • Il nespolo giapponese non ha niente a che fare con il nespolo germanico: sono due piante diverse! Dunque lo abbiamo inserito nel frutteto delle varietà dimenticate per farvi vedere le differenze, così come per il visciolo con la ciliegia
  • Originario della Cina, si è diffuso in Giappone e poi nel Mediterraneo, dove oggi cresce rigoglioso, soprattutto in Italia meridionale, Spagna e Grecia.

🌳 Albero sempreverde: di medie dimensioni, raggiunge un’altezza di 4-6 metri, con chioma tondeggiante e fitta.
🍃 Foglie coriacee: grandi, ovali, di colore verde scuro sulla pagina superiore e tomentose nella parte inferiore.
🌸 Fioritura autunnale: piccoli fiori bianco-crema, molto profumati, sbocciano tra ottobre e dicembre.
🍑 Frutto (nespola): un pomo arancione o giallo dorato, succoso e dolce, con polpa morbida e aromatica.
🌱 Radici robuste: si adatta bene a diversi tipi di suolo e tollera la siccità.
☀️ Clima ideale: predilige climi miti, teme le gelate tardive che possono compromettere la fruttificazione.

😆 CURIOSITÀ 

  • Il frutto è così dolce e succoso che in alcune regioni italiane viene chiamato “miele di primavera”. 🍯
  • In Spagna si usa per fare un liquore chiamato “Níspero”, mentre in Sicilia c’è la tradizione di preparare confetture e sciroppi casalinghi.
  • I semi del nespolo giapponese sono tossici se ingeriti in grandi quantità, ma in passato si credeva che portassero fortuna se tenuti in tasca! 🍀

📜 UN SIMBOLO DI SAGGEZZA E LONGEVITÀ

  • In Giappone e Cina, il nespolo giapponese è considerato un simbolo di saggezza, fertilità e immortalità.
  • Le sue foglie sempreverdi rappresentano resistenza e stabilità, mentre il fatto che fiorisca in inverno è visto come un segno di forza contro le avversità.
  • In antichi testi cinesi, si diceva che le sue foglie e i suoi frutti avessero proprietà medicinali miracolose, usate per curare la tosse e i disturbi respiratori.

 

Questi contenuti sono stati scritti e ricercati dai proprietari dell’Azienda Agricola SiGi in collaborazione con gli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario di Macerata.

Se vuoi dare il tuo contributo ad ampliare le descrizioni di queste varietà scrivi a info@agricolasigi.it

L‘e-museo dei frutti antichi è stato aperto grazie ad un progetto di Agricoltura Sociale della Regione Marche che ha permesso a 5 ragazzi con disabilità cognitive tra i 20 e i 25 anni di partecipare al lavoro in azienda agricola selezionati da psicologi e assistenti sociali Anffas, accompagnati dall’educatore professionale Il Faro, supervisionati dai ricercatori UniMc e con comunicazione e diffusione gestita da Coldiretti Marche.

Un progetto unico ed impegnativo che ci ha portati alla creazione di un museo reale e virtuale dei frutti antichi nel giardino di SiGi, un grande onore ma anche un grande impegno che vogliamo portare avanti con l’aiuto di tutti: scegliendo i nostri prodotti sicuramente contribuirai al mantenimento di questi progetti, oppure puoi farlo direttamente qui:

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